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Tiziano Terzani e Folco

Ultimo Aggiornamento: 12/09/2012 12:26
20/03/2006 17:29
 
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C.Maremma
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Molto bello già dalle prime pagine l'ultimo libro di TT scritto dal figlio Folco.....molto dolce da leggere la sera prima di addomentarsi...parla della morte, va bene....ma in una maniera dolcissima...aiuta ad avere confidenza anche con questo terribile evento che rigurda tutti noi...è un'argomento tabu', trattato nel dialogo tra padre e figlio in una maniera che definire dolcissima è riduttivo......sono solo all'inizio, prime impressioni .....ciao, carla [SM=g27985]

[Modificato da malandrine 04/07/2006 6.01]

22/03/2006 12:00
 
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L'ultimo libro di Terzani




"La mia fine è il mio inizio" è una biografia parlata, il testamento di un padre che cerca di passare al figlio l’essenza di quello che nella vita ha imparato e soprattutto l’ultimo libro che Tiziano Terzani ci ha lasciato, l’ultima tappa di un lungo cammino per il mondo alla ricerca della verità. Tre mesi prima di morire, Tiziano Terzani chiama il figlio Folco a Orsigna, nella loro casa di montagna, per raccontargli la sua vita. Padre e figlio si incontrano sotto un albero, unico testimone un registratore, e parlano della vita passata, delle passioni e dei divertimenti. Terzani racconta cose di cui non aveva mai parlato: l’infanzia povera a Firenze e i primi passi nel mondo del giornalismo. I grandi momenti della sua vita – la violenza della guerra in Vietnam, la delusione del comunismo in Cina, l’orrore del futuro visto in Giappone – si alternano ai ricordi personali di viaggi avventurosi in zone proibite, di incontri con spie e di passioni che lo hanno portato a collezionare migliaia di libri, statue tibetane e gabbie piene di uccelli esotici. Ed è così che, parola dopo parole, ricordo dopo ricordo, Terzani si mostra in tutta la sua pienezza: un uomo dalla vita intensa, colorata ed energica, un viaggiatore d’eccezione, un testimone non sempre comodo che ha attraversato gli eventi della storia, le guerre e i grandi temi politici degli ultimi cinquant’anni.
Malandrine Girls
31/03/2006 21:40
 
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Da Repubblica articolo del 31/03/06
Appena uscito il libro postumo del giornalista scritto con il figlio
è in testa alle classifiche e viaggia verso il milione di copie vendute
Di vita, morte e nuovi inizi
viaggio nel fenomeno Terzani
Siti Internet con migliaia di fan, ressa alle presentazioni del volume
Folco: "Ma per me resta sempre e solo il mi' babbo"
di DARIO OLIVERO


Tiziano Terzani con il Dalai Lama
ROMA - L'anno scorso a Milano sfondarono le porte per entrare a vedere la proiezione del documentario Anam, il senzanome. Erano persone normali, alcune anziane, racconta chi c'era. Che non potevano tollerare l'idea di restare fuori perché in sala i posti erano tutti occupati. Qualche sera fa a Roma al Teatro Ambra Jovinelli, per la serata di presentazione del suo libro postumo, La fine è il mio inizio, la gente che non è riuscita a entrare era altrettanto inferocita. Che cosa spinge le persone a questo? Che cosa porta centinaia di migliaia di lettori a comprare i suoi libri? A consigliarseli, a passarseli di mano, a riunirsi in una community su Internet con quasi 13 mila iscritti? Che cosa rappresenta per tutta questa gente Tiziano Terzani?

E' il grande giornalista salgariano che attraversò l'Oriente? L'uomo che per dare retta a un indovino non prese l'aereo per un anno salvandosi così da un incidente? L'intellettuale disilluso che aveva visto la Cina trasformarsi da utopia socialista a dittatura? Che aveva intuito il crollo dell'Unione Sovietica e l'aveva descritto prima degli altri? Il pacifista? Il grande cronista che raccontò come in una grande inchiesta la sua malattia e i mille tentativi per guarire prima di scoprire la grande opportunità di crescita interiore che questa rappresentava?

Fenomeno. Tante domande per un fenomeno che è già grande e destinato a crescere ancora: il fenomeno Terzani, sulla cui definizione probabilmente lui per primo si sarebbe fatto una risata. Ma non si può definire in un altro modo. Cifre: quando La fine è il mio inizio (Longanesi, 18,60 euro) è uscito il 16 marzo scorso, nello stesso giorno è partita la ristampa. Ne sono state tirate 350 mila copie ed è in programma un'altra ristampa. Ancora prima di uscire, solo con le prenotazioni online, il libro era già virtualmente in testa alla classifica e lo è tuttora. Tanto che l'amministratore delegato della casa editrice Longanesi Stefano Mauri può dire: "Non sarò soddisfatto finché non raggiungeremo il milione".

Il penultimo libro, Un altro giro di giostra, è arrivato in questi giorni a mezzo milione di copie, ma è uscito nel 2004 e ha avuto un'impennata di vendite dopo la morte dell'autore il 28 luglio di quell'anno. Se si pensa allo sprint iniziale che ha vuto invece quest'ultimo, la cifra di un milione è realistica. Dalla casa editrice non lasciano trasparire nulla, ma il caso Terzani non è soltanto una questione di copie vendute: raggiungere cifre simili con un libro così profondo è motivo di orgoglio civile.

Community. Oltre ai numeri in libreria, ci sono quelli meno visibili, ma altrettanto pesanti della Rete. Il sito di Terzani vanta una newsletter con 12.600 iscritti, gli ultimi 500 solo negli ultimi giorni: è la più grande community dedicata a uno scrittore italiano. Il forum di discussione è sempre affollatissimo e non è moderato. "Non ce n'è bisogno - spiegano i curatori - è tutta gente molto educata, sono brave persone".

Le tappe. Il fenomeno Terzani inzia sostanzialmente in due diverse fasi. Mentre i suoi primi libri erano reportage di grandi viaggi, erano i racconti del grande inviato in Asia, con Lettere contro la guerra del 2002, il grande giornalista dà voce ai pacifisti polemizzando duramente con la sua conterranea Oriana Fallaci, il suo pamphlet post 11 settembre e la chiamata alle armi contro la minaccia islamica. Il secondo tassello fu appunto Un altro giro di giostra, un lungo viaggio dentro la malattia che lo aveva colpito dagli Stati Uniti e l'Occidente fino alla pace delle montagne dell'Himalaya. Fu la svolta che trasformò Terzani in qualcosa di più grande. Ora La fine è il mio inizio è il proseguimento ideale di quel libro: un lungo racconto di Terzani al figlio Folco, il resoconto di una vita.

"E' solo il mi' babbo". E lo stesso Folco è il primo a stupirsi del fenomeno Terzani. "Per me resta sempre il mi' babbo - dice - e non sono ancora riuscito a capire perché tanta gente è così affascinata. Dire che sono interessati al viaggio interiore che fece mio padre è riduttivo. Credo che senza volerlo, il babbo (lo chiama sempre così ndr) abbia intercettato qualcosa di cui si sente il bisogno. Lui è diventato un grande minestrone di culture e idee diverse e le ha rielaborate con un linguaggio occidentale, le ha semplificate. Sono idee antiche che tutti conosciamo ma che abbiamo perso: la vita, la paura della morte, le domande che un uomo si pone e alle quali cerca una risposta senza ricorrere alla religione tradizionale. Parla di queste grandi domande rimaste coperte dal rumore di questi tempi".

Domande semplici. "Rumore" è una parola chiave per capire il fenomeno Terzani. Anche Max De Martino, uno dei responsbaili del sito tizianoterzani.com la usa: "Tiziano ha toccato le corde dell'animo umano che in questi tempi sono nascoste sotto tutti i rumori che ci circondano". Detta così sembra facile, ma occorre tener presente il talento di Terzani nella scrittura, la sua credibilità come giornalista e il lavoro sul linguaggio, aggiunge l'altro curatore del sito Alen Loreti, "che ha reso semplici domande complesse, reso comuni parole difficili come morte, malattia, ricerca".

Come un film. Quindi è questo il segreto del fenomeno Terzani? Così semplice? Parlare dell'avventura, di una vita intensa, piena di gusto per la ricerca, di curiosità anche per capire l'ultimo grande mistero, quello della malattia e della morte e confessare al figlio che ormai, liberandosi da ogni attaccamento e identità non vi è più nulla da temere? "Il babbo ha vissuto gli ultimi tre mesi durante i quali abbiamo parlato ore intere e registrato questa lunga conversazione. Si dice che un attimo prima di morire ti passa davanti il film della tua vita. Lui ha dilatato quell'attimo e ha scritto quello che si vede", dice ancora Folco.

Guru. In mezzo a tanto successo, le persone che volevano bene a Terzani sono consapevoli di un rischio, che la figura di Tiziano diventi quella di un santone, un mistico. E sarebbe un bel paradosso sapendo quanto lo stesso Terzani sia rimasto scettico nei confronti dei cosiddetti grandi uomini che pure incontrò e dei quali, con l'eccezione di un vecchio eremita indiano, non salvò nessuno. "C'è qualcuno che scrive al nostro forum lamentandosi del fatto che non si insiste abbastanza sul carattere new age e misticheggiante di Tiziano - dice ancora Loreti - ma noi stiamo bene attenti a ricordare a tutti che lui era semplicemente una persona che si poneva domande che tutti si pongono e che mai aveva dato una risposta a nessuna di queste". "In effetti c'è poco da diventare seguaci - aggiunge Folco - il babbo ha sempre e solo ripetuto una cosa: lavora su te stesso, interrogati su te stesso e usa solo le tue forze. Era ed è sempre rimasto laico". Mica poco come segreto.
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28/06/2009 14:03
 
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anam il senza nome
il seguito il tempo ha dato un nome ai fuochi fatui dell'entusiasmo di quel momento che si son sopiti nelle maree delle incoerenze giustificate
spero di essere riuscito ad inserirmi a tutti questi messaggi di estremo valore-valenza-validità
06/08/2009 07:02
 
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anam???il senza NOME
capire sempre di piu' questa evoluzione che in natura fa solo il bruco per la crisalide...porta ad essere dei veri e reali realizzati....SUO figlio FOLCO del TIZIANO TERZANI il mitico dell'indovino mi disse......una sera in provincia di padova???idealizzo' ed imputto'??una bella frase???l'ORGANIZZAZIONE????chhe fine ha fatto?????
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26/05/2011 06:10
 
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DOPO TANTO TEMPO???NE HAN FATTO UN FILM???CHE HAN GIA' DIMEMTICATO
MIKA COME LA SPORCA DOZZINA E LA GRANDE FUGA E L'UOMO OMBRA O ??
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12/09/2012 12:26
 
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I TEMPI LO IMPONGONO
MI PARE CHE SIA DI UNA ATTUALITA' STRAORDINARIA E UNA GRANDE E GROSSA OCCASIONE ED OPPORTUNITA' PER RIFLETTERE SENZA ALCUNA BANALITA' INTENSO COME PARE A ME CHE SIA LETTERE CONTRO LA GUERRA [SM=g6404] [SM=g8068] [SM=g7958] [SM=g10448]
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