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IL CASO MARGHERA - BOMBA CHIMICA AL FOSGENE

Ultimo Aggiornamento: 02/12/2013 21:33
28/03/2006 18:05
 
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Memoria aggiuntiva
Memoria aggiuntiva
alla richiesta di indizione del Referendum Consultivo contro il Ciclo del Cloro,
a supporto di una maggiore informazione per i Signori Consiglieri del Comune di Venezia.

Edizione di febbraio 2006
Memoria aggiuntiva..............................................................................................................1
Bibliografia.................................................................................................................................2
Premessa.....................................................................................................................................3
Scheda 1 - Il ciclo del cloro (sintesi) ...........................................................................................6
Scheda 2 – Connessioni del ciclo del cloro (approfondimento)..................................................8
Scheda 3 – Un modello produttivo che va messo in discussione ..............................................10
Scheda 4 – L’impatto sulla salute..............................................................................................13
Scheda 5 – Occupazione nell’industria chimica a Porto Marghera...........................................16
Scheda 6 - Rischio chimico e ciclo del cloro ............................................................................18
Scheda 7 – Caratteristiche letali del fosgene.............................................................................20
Scheda 8 – Fosgene e cloro: effetti e misure di pronto soccorso ..............................................22
Contributi a cura di:
Franco Rigosi, Domenico Vianello, Dolores Novello, Paolo Mazzolin, Roberto Trevisan, Anthony
Candiello (che ne ha anche curato l’integrazione complessiva in forma documentale), e di diversi altri
partecipanti dell’
Assemblea Permanente contro il Pericolo Chimico


Memoria aggiuntiva sul referendum (febbraio 2006, per i sigg. Consiglieri Comunali) Pag. 2 di 22
documento a cura dell’Assemblea Permanente contro il Pericolo Chimico
Bibliografia
• “Newsletter” dell’Assemblea Permanente contro il Pericolo Chimico, dalla n.1 di settembre 2003 fino
alla n. 100 di febbraio 2006, disponibili su www.margheraonline.it;
• “Porto Marghera – Trasformazione e prospettive”, a cura di Pierpaolo Favaretto, 2004, Rapporto
presentato nell’ambito della II Conferenza Economica Provinciale Coep2, Coses, con il contributo
della Provincia di Venezia;
• Giancarlo Corò, Fabrizio Cesaroni, Elisabetta Trevisan, Mario Giaccone, “La chimica nella provincia
di Venezia”, 2004, Rapporto presentato nell’ambito della II Conferenza Economica Provinciale
Coep2, Ires Veneto, con il contributo della Provincia di Venezia;
• “Claudio Cogo: un esempio di impegno civico. Scritti 2003-2004, due anni di battaglie con
l’Assemblea Permanente contro il Pericolo Chimico”, a cura di Anthony Candiello, 2005, Comune di
Venezia;
• “La laguna ferita. Uno sguardo alla diossina e agli altri inquinanti organici persistenti (pop) a
Venezia”, a cura di Stefano Guerzoni e Stefano Raccanelli, con il contributo di CNR, Inca, Comune
di Venezia, Provincia di Venezia, Lab Service (BO), 2003, ed. Cafoscarina;
• “Reach - Proposta di Regolamento e di Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio concernente
la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche”, 2003, COM
2003 0644 (04);
• Nicoletta Benatelli, Gianni Favarato, Elisio Trevisan, “Processo a Marghera. L’inchiesta sul
Petrolchimico, il cvm e le morti degli operai. Storia di una tragedia umana ed ambientale”,
coordinamento di Franco Rigosi; Associazione Bortolozzo, 2002, Nuova Dimensione;
• “Acqua, terra, aria, valorizzazione o svendita. Raccolta di studi sui crimini alla salute e all’ambiente
nel territorio veneziano”, 2001, Associazione Gabriele Bortolozzo, con il contributo della Provincia
di Venezia;
• Fabrizio Fabbri, “PVC, cosa c’è che non va”, Greenpeace, sezione “Campagna inquinamento”,
disponibile, insieme a molto altro materiale di approfondimento, sul sito www.greenpeace.it;
• Giorgio Nebbia, “Il cloro tra produzione industriale e protezione dell’ambiente”, su “Minerva: Storia,
Epistemologia e Didattica della Chimica, Cultura Scientifica per il Cittadino”, sezione “Chimica &
Ambiente”, disponibile, insieme a molto altro materiale di approfondimento, presso il sito
www.minerva.unito.it;
• “Libro Verde sulle Problematiche ambientali del PVC”, Commissione Europea, 26.7.2000,
COM(2000) 469 (disponibile su: europa.eu.int/comm/environment/waste/pvc/it.pdf);
• Paolo Rabitti, "Cronache dalla chimica, Marghera e le altre" 1998, ed. Cuen.

Memoria aggiuntiva sul referendum (febbraio 2006, per i sigg. Consiglieri Comunali) Pag. 3 di 22
documento a cura dell’Assemblea Permanente contro il Pericolo Chimico
Premessa
Marghera, febbraio 2006
Finalmente la discussione sul futuro di
Porto Marghera approda in Consiglio
Comunale, sotto la spinta forte della
consultazione referendaria. Si tratta
senz’altro di un passaggio importante e
significativo che salutiamo come un ritorno
della politica istituzionale al fare per Porto
Marghera, confermato dal lavorio delle
commissioni e dagli elaborati prodotti in
coordinamento con gli altri Enti. Ci
compiace ricordare che questa nuova
attività consiliare è il risultato anche della
forte pressione dei cittadini, ovvero dell’Assemblea Permanente contro il Pericolo Chimico che, fin
dalla sua costituzione nel lontano novembre 2002, subito dopo l’incidente all’impianto TDI di Dow
Chemicals, ha individuato come centrale un ritorno della politica alla sua più importante
responsabilità di governare la complessità delle relazioni economiche e sociali di Porto Marghera.
Lo ripetiamo da tempo: il ritardo in termini di azione e di decisione politica di questi decenni ha
di fatto permesso un processo nel quale si è compromesso il normale rapporto tra impresa e
territorio. Le aziende proprietarie degli impianti, prive di forti vincoli regolatori, hanno infatti
messo in secondo ordine le primarie esigenze di salute e sicurezza a vantaggio dei soli obiettivi
economici e di profitto a breve termine, causando come conseguenza danni incommensurabili al
territorio veneziano.
Il futuro di Porto Marghera parte da qui, dalla consapevolezza di tutti i soggetti, sia perché
istituzionalmente preposti, sia perché abitanti in questo territorio, che solo un nuovo protagonismo
può porre i necessari presupposti per quel fine comune a cui tutti auspichiamo, ovvero un sistema
produttivo evoluto che generi e mantenga occupazione ed al tempo stesso garantisca un’adeguata
tutela della salute e della sicurezza di cittadini e lavoratori.
La discussione ampia e articolata che si sta producendo in questi mesi grazie alla positiva
partecipazione di tutte le componenti sociali, sindacato, lavoratori, cittadini, istituzioni, se da un lato
è una corretta base di partenza, dall’altro non riesce a delineare un percorso di soluzioni
comprensivo di tutte le richieste delle varie componenti, indice questo di quanto difficile sia
coniugare questi obiettivi in presenza di politiche aziendali attualmente troppo poco sensibili alle
esigenze di sicurezza, salute ed occupazione. La forte ed in alcuni casi intransigente pressione delle
aziende su questa vertenza, l’intrinseca complessità della materia del contendere, l’ampiezza degli
interessi coinvolti, rendono unica e speciale questa vertenza, che va affrontata perciò con strumenti
speciali.
Si rende perciò necessario l’utilizzo di procedure che portino alla condivisione delle decisioni
che in una forte caratterizzazione di “democrazia partecipativa” possano dare un valore aggiunto.
Solo il Referendum Consultivo Comunale garantisce questo obiettivo. Ricordiamo che le scelte
politiche che verranno fatte su Porto Marghera peseranno in modo evidente sulla vita e sulla salute.

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