[Ringraziamo di cuore Giovanna Providenti (per contatti:
providen@uniroma3.it) per averci messo a disposizione come
anticipazione
questa intervista realizzata per il sito di "Noi donne"
(www.noidonne.org),
parte di un piu' ampio colloquio che pubblicheremo anch'esso
prossimamente]
"Lidia Brisca ved. Menapace", cosi' risulta nelle liste dei senatori
appena
eletti, questa donna che ha fatto la Resistenza (da staffetta e senza
armi,
come ci tiene a specificare) e che instancabile persevera nel suo
impegno
politico per trasformare la societa' in una direzione nonviolenta.
In questo momento e' in corso una campagna politica per la sua
candidatura a
Presidente della Repubblica con la seguente motivazione: "Lidia
Menapace e'
una donna, una persona che ha preso parte alla Resistenza, una
pensatrice e
attivista femminista, un'amica della nonviolenza; ed e' altresi' una
persona
di profonda cultura, di limpido impegno civile, di straordinario rigore
morale. Tutte caratteristiche per le quali sarebbe una ottima
Presidente
della Repubblica".
*
- Giovanna Providenti: E tu, Lidia in persona, cosa ne pensi di questa
candidatura?
- Lidia Menapace: Io ne penso benissimo, anzi ringrazio per questa
ondata
affettiva che mi ha travolto, un grande movimento intorno a me che mi
ha
compensata, risarcita, in maniera strepitosa, di qualsiasi possibile
mancanza o torto, avessi ricevuto nella mia storia politica. Penso di
essere
una donna privilegiata per essere stata indicata, tra le poche donne,
come
una che potrebbe farcela a salire il colle de Quirinale (tra l'altro
non e'
neanche una gran salita, ce la faccio anch'io che ho il fiatone e ben
84
anni!).
*
- Giovanna Providenti: Perche' sei stata indicata?
- Lidia Menapace: Perche' sono donna, sono una femminista, in piu'
nonviolenta e ho fatto la Resistenza. Il fatto di aver fatto la
Resistenza
e' solo un dato anagrafico, siamo rimasti in pochi, ma quel che piu'
conta
e' la memoria, che io incarno, di questo movimento di presa di
coscienza
politica di massa, popolare, quale nel nostro paese mai ci fu e fino ad
oggi
mai ce n'e' stato un altro.
*
- Giovanna Providenti: Ebbene, si', eleggere una come te
significherebbe
invitare cittadine e cittadine a prendere coscienza dei propri diritti,
doveri, e potenzialita', a non viversi come clienti, ma come cittadini,
appunto. E tu, ti riconosceresti nel ruolo di Presidente della
Repubblica?
- Lidia Menapace: Non vedo perche' no! Anche se naturalmente lo dovrei
riscrivere: mi vedo ridicolissima a camminare in mezzo alla guardia
d'onore
dei granatieri, altissimi... Prima di tutto abolirei tutte le sfilate
militari, a partire da quelle del 2 giugno. La festa del 2 giugno e'
una
festa e quindi si possono usare le strade per fare non sfilare i
militari,
ma ballare la gente, come del resto fanno in Francia.... Poi aprirei
tutti i
giardini d'Italia, anche quelli riservati. E lo stesso palazzo del
Quirinale, non lo userei certo per abitarci, ma lo aprirei al pubblico,
come
un museo, un luogo per attivita' culturali. Certo se viene in visita la
regina d'Inghilterra, allora, la dovra' accogliere la'! Darei un tono
minore
da un punto di vista formale, mentre lo valorizzerei da un punto di
vista
sostanziale. Secondo me un/una Presidente della Repubblica deve stare
attenta/o alle seguenti cose: che tutti i documenti siano redatti con
linguaggio inclusivo, che le leggi siano comprensibili anche a chi non
ha
fatto studi giuridici, e, si' insomma, garantire che il mondo della
politica
non si discosti troppo da quelle che sono le reali esigenze di
cittadini e
cittadine. Inoltre ovviamente non firmerei mai una dichiarazione di
guerra,
o una spedizione di militari, neanche quelle mascherate da missione di
pace,
e, ovviamente, non firmerei aumenti alle spese militari.
*
- Giovanna Providenti: Cosa diresti ai tuoi elettori in Parlamento per
convincerli a votarti?
- Lidia Menapace: Tutta la mia vita dimostra che non sono
machiavellica, che
ho buttato via qualsiasi cosa per rimanere fedele a me stessa, per non
essere subordinata al potere, e' questa il mio maggiore pregio, la
garanzia
della mia autenticita'...
Notizia su Giovanna Providenti
Giovanna Providenti e' ricercatrice nel campo dei peace studies e
women's
and gender studies presso l'Universita' Roma Tre, saggista, si occupa
di
nonviolenza, studi sulla pace e di genere, con particolare attenzione
alla
prospettiva pedagogica. Ha due figli. Partecipa al Circolo Bateson di
Roma.
Scrive per la rivista "Noi donne". Ha curato il volume Spostando
mattoni a
mani nude. Per pensare le differenze, Franco Angeli, Milano 2003, e
pubblicato numerosi saggi su rivista e in volume, tra cui:
Cristianesimo
sociale, democrazia e nonviolenza in Jane Addams, in "Rassegna di
Teologia",
n. 45, dicembre 2004; Imparare ad amare la madre leggendo romanzi.
Riflessioni sul femminile nella formazione, in M. Durst (a cura di),
Identita' femminili in formazione. Generazioni e genealogie delle
memorie,
Franco Angeli, Milano 2005; L'educazione come progetto di pace. Maria
Montessori e Jane Addams, in Attualita' di Maria Montessori, Franco
Angeli,
Milano 2004. Scrive anche racconti e ha in cantiere un libro dal titolo
Donne per, sulle figure di Jane Addams, Mirra Alfassa e Maria
Montessori
ricercatrice universitaria.