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ISOLA FEMMINA

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    00 11/07/2006 11:06

    Data: Tue, 11 Jul 2006 09:38:08 +0200
    Oggetto: [lisistrata] ISOLA FEMMINA


    ISOLA FEMMINA


    Bisogna sentire una terribile voglia di mare e mare d’'isola, per
    vedere questo film-documentario? Posso dirvi di no, no davvero.

    Ieri sera, 10 luglio, per la Viterbo Cinema 2006, in 300 fortunati
    volontari, tanti ne contiene l'’arena, abbiamo vissuto su un’'isola di
    donne, grazie alla prima opera di Corrado Fortuna, per la prima volta
    giunto a San Martino al Cimino, a prendersi le emozioni del pubblico,
    al suo debutto.

    A maggio scorso, i siciliani Corrado Fortuna e Gaspare Pellegrino,
    insieme a degli amici, se ne sono andati a Favignana, una e la più
    grande delle isole Egadi, a registrare in tre settimane parole ed
    immagini che quest’'angolo del Mediterraneo regala a tutti quelli che
    approdano dalla costa trapanese.

    Tutto ruota intorno al mare, le scelte di vita di ieri e di oggi. Il
    mare non è mutato, accoglie ancora in quel porto donne e uomini, che
    cercano vita e ragione d'amore.
    Favignana vive 12 mesi su 12 con le donne, che Corrado Fortuna fa
    parlare, di ogni età e provenienza.
    Donne che vanno e tornano, come le onde del mare, con le rughe sul viso
    o i piercing sulle labbra, donne che raccontano e ci fanno sorridere,
    pensare, donne che hanno amato e continuano a farlo, donne dalla forza
    dirompente di una mareggiata e capaci di chiacchiere che carezzano
    come una luna piena d’'estate.Donne che amano il lavoro e le fa sentire
    "libere".
    La scorsa serata nel piccolo borgo seicentesco della Tuscia, immerso
    nei boschi dei Monti Cimini, è stata raccontata la loro storia,
    semplicemente.
    Anche in questi piccoli paesi d’'Italia, lontani dal mare, le donne
    fanno la storia a modo loro: si passano le ricette antiche e la
    capacità di far esplodere gerani ed ortensie, ricordi e progetti.
    Oggi l’'emigrazione porta le donne di ogni parte del mondo a “curare”=

    la vita e allora può capitare d'incontrare giovanissime e mature
    femmine chiacchierare in una sera d’'estate fuori dalle porte di casa o
    vederle sole ad una finestra fumare una sigaretta o prendersi il
    piacere di una sosta “fuori porta”.
    Basta fermarsi e partecipare:è dovunque la forza di quelle che
    resistono e sono pronte ad offrire un caffè e raccontare il passato, di
    quelle che si sentono libere di appartenere all’'isola femmina, dove
    straniero è solo l’'occhio e il braccio della violenza che non ha confi=
    ni.
    L'’isola di Favignana dall'’alto appare come una farfalla, Corrado
    Fortuna con delicatezza e rispetto l'’ha fatta volare con le immagini
    che ci ha donato.
    Vi auguro di vedere questo film e auguro a lui tutto il bene possibile
    nel cammino cinematografico.

    Doriana Goracci

    Capranica 11.7.2006

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    malandrine
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    00 11/07/2006 11:15
    ISOLA FEMMINA



    Un documentario di
    Corrado Fortuna e Gaspare Pellegrino

    Prodotto da: Andrea Paris per Ascent film
    Organizzatore generale: Giuliano Bottani
    Regia: Corrado Fortuna e Gaspare Pellegrino
    Assistenti operatore: Daniele Bornino e Domenico Campo
    Fotografia: Gaspare Pellegrino
    Fotografo di scena: Tullio Fortuna
    Suono: Brando Mosca
    Montaggio: Paola Freddi
    Assistente al Montaggio: Elsa de Falco Bonomi
    Montaggio del suono: Roberto Di Tanna
    Postproduzione: Roberto Di Tanna, Eu-genia, Immagine & Strategia
    Fotografo di scena: Tullio Fortuna
    Musiche Originali: Francesco Cerasi




    A circa una decina di miglia marine dalla costa trapanese, in Sicilia, c’è un arcipelago di tre piccole isole, una di queste, vista dall’alto, ha la forma di una farfalla.
    Per quanto sia un isola piccola, è la più grande dell’arcipelago delle Egadi, ed è nel tempo diventata meta di diverse categorie di vacanzieri che d’estate si riversano in massa a cuocersi al sole delle sue scogliere, a mangiare i suoi prodotti tipici, ad amoreggiare durante i falò notturni sulle sue spiagge.
    Ma Favignana, questo il suo nome, è abitata dodici mesi all’anno, anche quando l’ultimo turista è ripartito e non c’è più nessun cliente da servire ai tavoli, nessun letto da rifare negli alberghi, nessun ombrellone da noleggiare.
    Avendo entrambi passato a Favignana, molte estati della nostra vita, e avendoci trascorso anche parecchi inverni, uno perché figlio di isolani, l’altro legato all’isola da anni di villeggiatura con la propria famiglia, ci siamo accorti che l’isola, non vive solo di pesca, e non è popolata solo da pescatori con la faccia cotta dal sale e dal sole, ma vive anche grazie alle donne della comunità, che in modi sempre diversi tra loro ma quasi sempre riconducibili ad uno stesso filo rosso, tengono nelle loro mani le redini della vita favignanese, in modi a volte straordinari e a nostro avviso molto distanti da ciò che ci si aspetta parlando di un piccolo centro siciliano.
    Abbiamo così deciso di rimanere sull’isola tutto il mese di maggio, per potere con la nostra telecamera seguire nella loro quotidianità quante più di queste donne fosse possibile, conversando con loro e facendoci raccontare le loro storie senza darci troppe regole a priori, semplicemente lasciandoci guidare.
    Il risultato, è un documentario, che con i toni della commedia, venuti fuori peraltro molto naturalmente, raccoglie le storie di una decina di donne, di età che vanno dai diciassette agli ottantasette anni.
    ‘Za Mariuccia, una signora ottantenne ex operaia dell’ ex stabilimento Florio, che ci commuove con i suoi ricordi, Alexandra, tedesca che ha decisodi fare dell’isola la sua casa e Pina una donna vulcanica e semplice che ci investe di racconti e di parole, sono le tre “protagoniste” del documentario, che ci fanno da ciceroni all’interno del film, tre donne che come le altre, per nascita o per scelta hanno fatto e fanno di Favignana un isola decisamente femmina.

    Corrado Fortuna e Gaspare Pellegrino

    Isola Femmina è un documentario girato con una telecamera digitale, in formato mini dv, il che ha reso piuttosto agevoli i nostri continui, frequenti e spesso frenetici, spostamenti all’interno dell’isola, e ci ha dato la possibilità di girare più di quaranta ore di materiale dal quale abbiamo dovuto, a malincuore, scegliere ciò che abbiamo montato.
    I due registi, si sono divisi i compiti secondo le loro naturali inclinazioni, chi con un occhio più attento alla macchina da presa e alle luci, chi conversando amabilmente con le donne del film; questa comunque non è mai stata una regola.
    La nostra era una piccola troupe, finanziata da un produttore giovane e indipendente, composta da cinque persone che per tre settimane si sono divise la casa, i ruoli e il cibo, e in questo modo hanno vissuto “dentro” al documentario dal primo all’ultimo ciak.
    Questo a testimonianza dell’amore che tutti, anche i non siciliani, hanno dimostrato nei confronti dell’isola e del nostro progetto, che se esisite è per merito di tutti coloro che, a budget molto bassi per la loro professionalità e per i loro curricula, vi hanno preso parte prima, durante, e dopo le riprese.

    GUARDA IL TRAILER

    da www.ascentfilm.com/progettirealizzati.html
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    walchicco@yahoo.it
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    Utente Master
    00 11/02/2007 10:44
    ma quanti malandrini ci sono in giro per le vie del signore non sono finite??
    M alo sanno di essere degli involontari malandrini??In+somma a me pare che che sono tanti mlandrini fuori dal forum che prima o poi con le prossime bufere ritorneranno a casa a nche senza Lassie????
    spero di essere riuscito ad inserirmi a tutti questi messaggi di estremo valore-valenza-validità