Alla manifestazione di maggio grandi nomi, dibattiti e spettacoli Il Premio Terzani alla giornalista Anna Politkovskaja «Due anni fa ci proponevamo di contaminare gli udinesi e tutti i visitatori con il virus della curiosità. Crediamo di esserci riusciti». Il benefico "virus" di cui parla Paolo Cerutti, presidente dell'Associazione Vicino/Lontano, si diffonderà anche quest'anno a Udine, dal 10 al 13 maggio, in una quattro giorni che, con oltre settanta eventi, trasformerà il capoluogo friulano in un "osservatorio sulla contemporaneità". Anzi, meglio, "sulle contraddizioni della contemporaneità", come ha voluto precisare il sindaco di Udine Sergio Cecotti. Pur mantenendo il tema originario con cui è nata e cresciuta, la terza edizione di "vicino/lontano. Identità e differenze al tempo dei conflitti" lo declinerà su due filoni. Due "focus", come li ha chiamati il direttore artistico Marco Pacini. Da una parte "il rapporto con gli Islam", che troverà il suo evento clou sabato 12 maggio nell'incontro con l'ex presidente dell'Iran Mohammad Khatami (intervistato per l'occasione da Valerio Pellizzari), che ancora oggi è una figura di riferimento per quel Paese, "al centro dell'agenda politica internazionale", come ha ricordato Pacini. Ma l'alterità dei punti di vista sarà messa a nudo soprattutto in un altro dei dodici confronti previsti, dal titolo eloquente "In nome di chi? Quando i conflitti invocano le religioni". Protagonisti, Tariq Ramadan, considerato l'intellettuale islamico più influente in Europa, e il cattolico Franco Cardini. Il secondo focus dei confronti sarà puntato, invece, sugli "Orienti vicini", dalla Russia ai Paesi balcanici. Un omaggio, anche questo, ad Anna Politkovskaja, la giornalista russa assassinata, alla cui memoria sarà assegnato il Premio Terzani, che Angela e Saskia Terzani consegneranno al figlio della cronista uccisa, sabato 12 maggio al Teatro Giovanni da Udine, a conclusione dello spettacolo teatrale "Libertà di..." che vedrà come guest star Vinicio Capossela. Di giornalisti coraggiosi si parlerà molto al festival. Proprio alla Politkovskaja sarà dedicato il confronto "L'informazione fra ossequio e paura", con, fra gli altri, il caporedattore della giornalista assassinata Vjacheslav Izmajlov e un avvocato che combatte in Cecenia per i diritti civili, Lidija Jusupova, candidata nel 2006 al Nobel per la pace. A tracciare il cammino affascinante da inviato, scrittore e intellettuale di Tiziano Terzani sarà invece "Terzani vs Terzani: un ritratto a due voci" tracciato dalla moglie di Tiziano, Angela, e dal ministro Giuliano Amato, amico e compagno di studi di Terzani al Collegio Sant'Anna di Pavia. Novità di questa edizione il ciclo de "Le storie": parleranno di sè e della propria vita un ingegnere afghano, Solaiman Shokur, cui la guerra non ha impedito di diventare un ricercatore, il maratoneta keniota Paul Tergat, che correndo ha vinto la fame, il gesuita Paolo Dall'Oglio, che in un monastero siriano opera per il dialogo fra islam e cattolicesimo, ma anche una donna cambogiana che ha fondato un'associazione per salvare le donne dalla prostituzione, un abate belga, padre Armand Veilleux, che combatte per scoprire la verità di un massacro. Fra gli ospiti anche il "futurologo" americano Joel Garreau, autore del best seller "Radical Evolution", la cui traduzione italiana sarà presentata in anteprima proprio a Udine. In programma anche sette spettacoli e cinque mostre fotografiche, fra cui in anteprima, quella di Jonas Bendiksen, della Magnum Photos, in anteprima europea, dedicata agli estremi dell'ex Urss. In un festival divenuto «una calamita di idee ed entusiasmi», anche l'Università di Udine ha voluto essere coinvolta da protagonista, divenendo il diciottesimo socio di "vicino/lontano". Con l'ateneo l'associazione sta già progettando "Il cortile delle parole", un ciclo per riflettere sulle "parole" dell'attualità previsto in autunno. Camilla De Mori |