00 02/04/2006 14:34
Marghera 29/03/06


L’Assemblea Permanente contro il Rischio Chimico, riunitasi a Marghera il 29 Marzo 2006, considera un atto gravissimo il tentativo di delegittimare il Referendum Consultivo Comunale sul Fosgene ed il Ciclo del Cloro.
Il continuo palleggiamento di responsabilità e rinvii tra Consiglio Comunale, Commissioni, Prefettura e Ministero, dimostra solo l’inconfessata volontà di impedire il libero pronunciamento democratico della cittadinanza (anche solo consultivo!) su di un tema così importante quale la propria salute.
Come sulle grandi opere, in cui il Governo impone una scelta dall’alto, anche in questo caso ci si appella a pretestuosi e discutibilissimi veti nazionali, annullando completamente il diritto della popolazione locale di poter decidere del futuro del territorio in cui vive.
Di fronte a questa ingiustizia, l’Amministrazione Comunale deve assumersi le proprie responsabilità, garantendo la partecipazione dei cittadini ad una scelta così importante per la salute e l’ambiente.
Ricordiamo che questo Comune ha visto il ripetersi di ben quattro consultazioni referendarie (separazione Venezia/Mestre), senza che venissero posti cosi tanti ostacoli di natura burocratico/formale, e ricordiamo inoltre che questo referendum prevederebbe una spesa minima, potendo condividere la data con un Referendum nazionale già previsto.
Abbiamo ampiamente dimostrato in diverse sedi, e con serie argomentazioni tecniche, che il quesito referendario, riguardando solo parziali settori della chimica di Marghera, non compromette l’intero sistema produttivo locale, e non influisce in maniera apprezzabile sulla struttura del sistema chimico nazionale e quindi non prevede competenze di carattere specificamente nazionale.
In merito a questo, l’Assemblea Permanente adotterà tutte le iniziative, anche di natura legale, a garanzia della richiesta espressa dai 12.625 firmatari, e continuerà a pretendere il rispetto della democrazia nel far svolgere il Referendum, a tutela dei diritti alla salute ed alla partecipazione democratica di tutta la Popolazione.
L’assurdo interesse economico di parte a mantenere l’attuale situazione, salvo piccoli cambiamenti non sostanziali, è il vero nemico sia della salute che dell’occupazione; la scelta referendaria è il miglior percorso per pretendere che si adottino al più presto progetti di cambiamento mirati a garantire, in ogni caso, l’occupazione stessa.

l'Assemblea Permanente contro il Rischio Chimico

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